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Le informazioni personali in un curriculum

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Le informazioni personali

Nome e cognome
Nel foglio delle informazioni personali vanno innanzi tutto indicati chiaramente nome e cognome. Non si deve mai scrivere il “sottoscritto…”, un’espressione che risulta aulica e artificiosa. Il nome di battesimo deve sempre precedere il cognome.
Davanti a nome e cognome non si metteranno titoli accademici, professionali o onorifici come “dott.”, “ing.”, “arch.” eccetera. Le donne coniugate devono indicare solo il cognome da nubili.

Data e luogo di nascita
La data ed il luogo di nascita vanno entrambi indicati. Per esempio, “Nato a Roma il 23 giugno 1978”. L’età va indicata in ogni caso. Molti giovani che hanno terminato gli studi tardi e sono alla ricerca del primo lavoro temono che presentarsi da debuttanti a 30 anni o più riduca le possibilità di riuscita. In realta’, la crisi occupazionale ha reso frequente questa condizione, e il neolaureato “attempato” non è più una mosca bianca.

Fotografia
La fotografia va allegata solo se nell’inserzione è richiesto espressamente. Altrimenti mai.
La foto va invece portata quando si è convocati al colloquio, dove però il candidato si presenta di persona ed è in grado di comunicare con la mimica, la gestualità, oltre che con le parole, la propria individualità. E quando invece la foto è necessaria? In questo caso, sarà sempre una foto tessera a colori (mai in bianco e nero per evitare l’effetto “caro estinto”), recente, che ritragga il candidato nel suo aspetto attuale, in modo professionale e con il viso in primo piano, senza sfondi o cornici. Vietato allegare le foto scattate in famiglia, quella del matrimonio o del giuramento militare, le istantanee in gruppo con la freccina sulla propria testa o le pose fatte dal ritrattista con ritocchi e sfumature.

Indirzzi e recapiti

L’indirizzo deve essere scritto in modo chiaro sia sulla lettera di accompagnamento sia sul foglio delle informazioni personali. Fondamentale mettere il numero di telefono, che deve essere inserito incima al foglio, subito dopo il nome e cognome. Per fare un esempio:
Antonio Gatto
Residente a Roma
Via Prenestina 64
Domicilio: c/o Federica Mencacci
Via Chiesa 19
00139 Ragusa
Tel. 0932/1234567
Chi ha un indirizzo di posta elettronica può specificarlo, dopo il numero telefonico.Stato civile
Le notizie sullo stato civile appartengono alla sfera privata del candidato e in nessun caso devono costituire un fattore di discriminazione. Ma possono essere significative per la scelta di uno o dell’altro aspirante. La motivazione per cui nel curriculum vitae viene richiesto lo stato civile è che da queste informazioni i selezionatori possono valutare quale sarà la disponibilità reale e l’impegno che l’aspirante sarà effettivamente in grado di prestare sul lavoro.
Nel caso delle donne, il fatto di essere o no sposate e di avere uno o più figli viene valutato in rapporto con l’età delle candidata e con la mansione da svolgere in azienda.
Per lo stato civile si può essere: celibe, nubile, coniugato/a. Meglio evitare di scrivere che si è separati o divorziati.
Non è il caso di scrivere “single” al posto di celibe o nubile, perche’ il termine – usato nel linguaggio corrente e dai mass media – non descrive uno stato civile.Nazionalità
Oltre alla data di nascita devono essere sempre indicati il capoluogo di provincia del luogo di nascita e la nazione se si tratta di una città straniera. La nazionalità è un dato che va chiaramente specificato da tutti. Chi, nel corso degli anni ha cambiato nazionalità le indicherà entrambe, aggiungendo la data del cambiamento.Servizio Militare
Partendo dal presupposto che oramai il servizio militare non è più obbligatorio. E’ utile però fare alcune considerazioni per coloro i quali hanno svolto la “Naia”.
E’ importante specificare  l’arma ed il corpo in cui si è prestato servizio solo se questa esperienza è in linea con la posizione in ricerca. In ogni caso, l’esperienza militare è funzionale solo per chi ha poche esperienze di lavoro e per i giovani. Un ultraquarantenne direttore vendite potra evitare di citarla. Un elemento che va sempre indicato è l’anno di assolvimento.Studi Compiuti
Nell’organizzare  la sezione degli studi compiuti si può scegliere tra due modelli di elencazione: quello cronologico, che parte dal diploma di scuola superiore e quello anticronologico, dove si comincia dal titolo più alto, cioè dalla laurea.
Se il curriculum vitae è diretto a un’impresa italiana, il consiglio è di usare l’ordine cronologico. Non è il caso, però, di risalire alla licenza media: basta cominciare dal diploma conseguito.
L’impostazione anticronologica può essere adoperata nel curriculum di chi lavora da molto tempo, e l’esperienza del diploma risulta ormai lontana e poco significativa.
Due parole sulle votazioni. A parte il caso del debuttante, al quale non è consentito omettere questo dato, è bene riportare il voto di laurea e quello di diploma solo se sono alti. Altrimenti è consigliabile glissare.
Per i neolaureati è opportuno indicare l’indirizzo di specializzazione. Si al titolo della tesi se è in sintonia con il settore in cui opera l’azienda e la funzione per cui si concorre. Nel curriculum vitae non vanno invece elencati i voti universitari.
Se l’università è stata interrotta dopo poco tempo non lo si dirà nel CV. Attenzione, infine: al curriculum vitae non vanno mai allegati diplomi, né in originale né in copia, né l’estratto della tesi.Corsi di specializzazione
I corsi di specializzazione seguiti vanno indicati in ordine cronologico evidenziando solo quelli più importanti.
A nessun selezionatore potrà mai interessare se il candidato ha fatto un corso di ikebana o di dattilografia se si presenta per un posto di direttore marketing.
Per ciascun corso si citerà il nome dell’istituto o della società di consulenza che lo ha indetto, la data e la durata.Lingue Straniere
E’ fondamentale indicare nel curriculum vitae la conoscenza delle lingue straniere, che ormai sono una competenza richiesta per qualsiasi genere di lavoro, specificandosempre il livello. I termini da usare per indicare il grado di conoscenza, possono essere:
– madrelingua (se lo si è veramente…);
– ottimo (fluente con conoscenza e padronanza delle sfumature della lingua);
– buono (se lo si parla con una certa disinvoltura).
E’ importante far sapere se si conosce più di una lingua. Da evitare, invece, nel curriculum la formula “conoscenza scolastica” (che, nei fatti, si traduce in una conoscenza scarsa o nulla della lingua in questione) per quelle funzioni dove la padronanza è data per scontata.
Un’informazione interessante per il selezionatore è sapere come il candidato ha acquisito il grado di conoscenza che dichiara.Conoscenze Informatiche
La dimestichezza con computer e programmi informatici è ormai una competenza importante, come la conoscenza delle lingue straniere. E lo è a tutti i livelli.
Va fatta una distinzione tra conoscenza da utilizzatore e capacità di programmare. Bisognerà fare massima attenzione al linguaggio e all’uso improprio dei termini: parlare di ambiente al posto di programma è un errore. Se non si è del tutto sicuri, quindi, è meglio restare sul generico e scrivere semplicemente di conoscere da utilizzatore Word, Excel, Power Point, Access ecc. La conoscenza di internet, del Web e del linguaggio html, se conosciuta, va menzionata in questa sezione del curriculum.

Realizzare un Curriculum  

Dubbi del Selezionatore

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Curriculum Neolaureato  

Lettera di Presentazione  

– Esempi di Curriculum

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