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Appendice 11
Linee-guida per la formazione
dei componenti la Commissione ambiente/R.L.S.
Accordo 14 ottobre 1999
Riconfermando il presupposto che il massimo livello di sicurezza e di salute sul luogo di lavoro e di compatibilità con l’ambiente esterno sono obiettivi comuni all’impresa e ai lavoratori e che gli stessi sono perseguiti anche mediante una efficace azione prComunicati Stampava e il miglioramento continuo, Federchimica e FULC hanno realizzato e sviluppato su questa materia una normativa contrattuale che prevede un confronto ispirato a criteri di partecipazione, condivisione degli obiettivi e cooperazione per il loro raggiungimento.
Nell’ambito di tale confronto il contratto assegna un ruolo molto importante e delicato ai componenti della Commissione ambiente/R.L.S. che devono gestire i rapporti con la Direzione e le funzioni aziendali preposte, avendo conoscenze tecniche, giuridiche e di valutazione e soluzione dei problemi tali da consentire una interlocuzione attiva e propositiva con particolare riferimento alla consultazione prComunicati Stampava e tempestiva in ordine alla valutazione dei rischi, alla individuazione, programmazione e verifica della prevenzione nell’azienda ovvero nell’unità produttiva.
Le parti, tenuto conto dei risultati raggiunti nel corso delle esperienze di formazione congiunta ai componenti le Commissioni ambiente, tenutesi a partire dal 1992, ancor prima del recepimento della direttiva comunitaria n. 391/89 nel D.Lgs. n. 626/1994, si impegnano a proseguire questa esperienza adeguandone contenuti e criteri organizzativi al mutato quadro di riferimento e confermano il ruolo della formazione di tutti gli operatori all’interno dell’impresa ed in particolar modo della Commissione ambiente/R.L.S. quale strumento indispensabile per un approccio di tipo prevenzionistico ai problemi della protezione ambientale e della tutela della salute dei lavoratori e sicurezza sul lavoro.
Una efficace realizzazione dell’impegno formativo presuppone un’attenta analisi dei soggetti e dei bisogni effettivi, la modulazione degli interventi in rapporto alla preparazione di base e alla delicatezza e complessità delle situazioni, un’azione formativa teorica supportata da una accurata riflessione su elementi concreti. Risulta d’altra parte indispensabile che il percorso formativo venga gestito con le dovute flessibilità, gradualità, garantendo la necessaria continuità delle unità didattiche e di progetto e in rapporto alle diverse specifiche situazioni prevedendo, tra l’altro, che le modalità, i criteri formativi e i contenuti della formazione siano rapportati alla specificità delle imprese coinvolte. In tal senso Federchimica e FULC, tendono a valorizzare la gestione flessibile quale occasione per il proseguimento del rapporto partecipativo contrattualmente previsto.
I criteri partecipativi che ispirano l’intera norma contrattuale debbono ovviamente presiedere anche alla realizzazione del dettato contrattuale in tema di formazione della Commissione ambiente e in questo spirito Federchimica e FULC, tenuto anche conto delle innovazioni legislative e della nuova attenzione rivolta a questi temi dal contesto industriale, definiscono le linee-guida contrattualmente previste.
Le presenti linee-guida, che aggiornano le precedenti di cui all’intesa del 29 giugno 1991, individuano come esigenze comuni a tutte le situazioni la conoscenza delle norme e relative implicazioni in termini di responsabilità e di gestione tecnica, nonché la capacità di compiere una corretta analisi dei problemi, dei rischi e delle soluzioni adottate o da adottarsi.
Tenuto conto del ruolo che il contratto assegna alle Commissioni ambiente/R.L.S. Federchimica e FULC riconfermano l’esigenza di una reale capacità di corretta comunicazione e di efficace gestione dei rapporti tra le CA/R.L.S., la Direzione aziendale, il responsabile del Servizio prevenzione e protezione, i lavoratori, le istituzioni nell’ambito dei reciproci ruoli e degli obblighi di riservatezza previsti dai contratti e dalle leggi.
Inoltre, coerentemente alle esperienze realizzate e all’evoluzione legislativa, le parti considerano necessario prestare una maggiore attenzione verso l’esigenza di una gestione sistemica della sicurezza in azienda che, non fermandosi ai pur rilevanti aspetti di tipo tecnico e ingegneristico, preveda lo sviluppo di procedure e di programmi di miglioramento, nonché la valorizzazione dei comportamenti tendenti alla effettiva responsabilizzazione dei soggetti coinvolti. In tal senso si individua la necessità di un ulteriore sviluppo della partecipazione come elemento qualificante di un sistema di gestione della sicurezza.
Il seguente schema riporta sinteticamente l’indicazione dei contenuti formativi di riferimento per la definizione dei moduli formativi specifici. I corsi che saranno attivati nelle differenti aree territoriali, approfondiranno ed eventualmente integreranno le tematiche riportate in relazione alle situazioni di fatto e alle peculiarità dei soggetti interessati.
Le parti, preso atto delle innovazioni legislative intervenute, concordano sulla necessità di rendere quanto più possibile ampia ed articolata la possibilità di accedere ai corsi di formazione da parte dei componenti la CA/R.L.S. e pertanto si impegnano a proseguire l’esperienza di formazione congiunta instaurando, in via prioritaria, rapporti con gli Organismi bilaterali e i connessi enti di formazione presenti sul territorio che consentano lo sviluppo di una attività formativa coerente con i principi espressi a livello settoriale.
In relazione a quanto sopra, Federchimica e FULC potranno concordare con gli Organismi bilaterali territoriali la partecipazione ai suddetti corsi di propri esperti, indicati congiuntamente, al fine di garantire un adeguato approfondimento delle specificità tipicamente settoriali quali ad esempio la normativa contrattuale di riferimento, le norme relative alle aziende a rischio di incidente rilevante, significative esperienze distrettuali.
Le parti, a livello nazionale, raccoglieranno dati sull’attività formativa svolta al fine di disporre delle necessarie informazioni atte a consentire un continuo adeguamento e miglioramento dei corsi e delle differenti esperienze che si svilupperanno a livello territoriale anche mediante la costituzione di una apposita Commissione di lavoro che avrà anche il compito, sulla base delle linee indicate, di verificare ed orientare l’attività formativa.
Ruolo e attività delle R.L.S./CA
– Previsioni contrattuali.
– Aspetti delle norme di legge che richiamano la funzione delle R.L.S./CA.
– Ruolo e funzione nell’unità produttiva in un sistema partecipativo.
Norme di legge e previsioni contrattuali
– Norme nazionali, contrattuali e comunitarie di più stretto interesse in materia di prevenzione infortuni, igiene e medicina del lavoro e protezione ambientale.
– Previsioni normative e risvolti operativi.
– Approfondimenti mirati per aziende a rischio di incidente rilevante.
Organizzazione – Aspetti specifici dell’azienda anche in rapporto con il territorio
– Elementi di conoscenza del ciclo produttivo e dell’organizzazione del lavoro.
– Organizzazione della sicurezza in azienda.
– Eventuali problematiche specifiche anche con riferimento ad ambiente e territorio.
– Consapevolezza dei differenti ruoli dei soggetti coinvolti.
I principali soggetti coinvolti e i relativi obblighi
– Datore di lavoro (dirigenti e preposti e relative funzioni aziendali).
– Medico competente.
– Responsabile del Servizio prevenzione e protezione.
– L’organizzazione per l’emergenza.
– R.L.S./CA.
– I lavoratori.
– Eventuali soggetti esterni (ditte appaltatrici, fornitori di macchinari, ecc.).
– Eventuali servizi esterni di consulenza.
La definizione, individuazione, valutazione e gestione delle situazioni operative a rischio
– Definizione dei fattori e degli indici di rischio.
– Analisi della situazione operativa e relativi vincoli normativi.
– Indicatori delle situazioni a rischio (dati statistici e misure sperimentali, ecc.).
– Valutazione dei rischi.
– Individuazione delle misure (tecniche, organizzative, procedurali) di prevenzione e protezione, programmi di miglioramento e relative priorità.
– Appalti.
Comunicazione
– Comunicazione efficace nel contesto organizzativo.
– Linguaggio omogeneo, concertato.
– Comunicazione verso l’interno e verso l’esterno.
Verifica dell’apprendimento
– Individuazione ed applicazione dei ruoli e delle funzioni in contesti specifici.
– Strumenti concordati di verifica di metodo e di merito anche mediante attivazione di esercitazioni/discussione di casi pratici.